Chi sono
Come nasce CheClimaFa podcast
Che clima fa è ideato e prodotto interamente da Daniele Federico.
All’inizio lo show ha commentato i lavori della COP26. Da lì, ogni settimana è stata pubblicata una puntata con la descrizione e il commento a quelle che di volta in volta si imponevano come le notizie e le storie più rilevanti per l’ambiente: notizie scientifiche, politiche, economiche, alimentari. Oggi le crisi ambientale è diventata trasfersale a quasi qualunque altro tema. Nel tempo CheClimaFa è evoluto. Oggi ciascun episodio dura circa venti minuti nei quali un tema cornice viene descritto, approfondito e commentato attraverso altre notizie e declinazioni fra cover, Italia, tecnologia, mal-clima. Cos’è mal-clima? Si tratta di un neologismo che descrive il deterioramento del clima terrestre, un’espressione che si oppone al mal-tempo. Non esiste il “maltempo”, perché la pioggia è un aspetto necessario del clima, ma esiste un mal-clima se non piove oppure se piove troppo intensamente.
Collabora alla revisione dei testi Damiano Aliverti, laureando in fisica e matematica a Monaco di Baviera, presso LMU.
Ispirazioni, supporto e contributi dal team di Ci sarà un bel clima.
Le mie altre attività
![](https://www.checlimafa.it/wp-content/uploads/2022/12/Daniele-Federico-ERSAF.jpg)
Curo la comunicazione dei Contratti di Fiume in Lombardia. Si tratta di accordi volontari sottoscritti dalle realtà che condividono interessi attorno al bacino fluviale: cittadini, comuni, associazioni, enti, parchi, aziende, fondazioni. I fiumi hanno un’importanza centrale per la salvaguardia degli ecosistemi e delle attività umane. Ma spesso sono anche le zone più inquinate e sfruttate del pianeta. I Contratti di Fiume sono nati in Francia, successivamente si sono diffusi in Italia e in altri paesi con lo scopo di far sedere a un tavolo tutti i gruppi e i singoli che cercano una visione di bacino condivisa, evitando di scaricare i danni sulle spalle dei vicini a valle.
![Foto di gruppo in giardino](https://www.checlimafa.it/wp-content/uploads/2022/12/cs1bc.jpeg)
Il migliore antidoto contro l’ansia climatica è entrare in un gruppo di attivisti. Letteralmente.
Nel 2019 tentai con i gruppi universitari, ma avevo passato quella fase. Allora con la politica: Europa Verde, bellissima esperienza ma che ho messo da parte.
Nel frattempo avevo conosciuto buona parte dell’ambientalismo milanese, fra cui Ci sarà un bel clima che riusciva a unire rigore scientifico, sentimenti e positività. Oggi ne faccio parte e ne sono fiero.
![Cartografia dei confini di Bergamo città e Parco dei Colli](https://www.checlimafa.it/wp-content/uploads/2023/01/citta-di-bergamo-e-parco-dei-colli-di-bergamo-cartografia.webp)
Cli.C. Bergamo! è un progetto del Comune di Bergamo finalizzato a ridurre e mitigare i rischi legati ai cambiamenti climatici.
Con azioni di riqualificazione del territorio affinché acqua, suolo e verde possano fornire preziosi servizi eco sistemici e allo stesso tempo essere resilienti all’estremizzazione degli eventi meteorologici.
Le azioni adottatate appartegono a due categorie:
MISURE “HARD” — dette anche “strutturali” — sono quelle a carattere fisico. Includono interventi ingegneristici e tecnologici (misure “grigie”) e gli interventi basati sul ripristino delle funzioni ecosistemiche (misure “verdi”);
MISURE “SOFT” — dette anche “non strutturali”— sono quelle a carattere sociale e istituzionale. Si basano sull’introduzione di strumenti normativi e su politiche, di strategie di pianificazione sostenibile, sulla promozione della comunicazione e dell’informazione come veicoli per sensibilizzare le comunità e modificarne il comportamento.
![](https://www.checlimafa.it/wp-content/uploads/2022/12/biciclima.jpg)
Nel 2017, la Fédération des Usagers de la Bicyclette (FUB) ha creato il primo barometro della ciclabilità per i comuni francesi. Questo strumento di scienza partecipata, bottom-up, consente alle persone di raccontare la propria esperienza quotidiana come ciclisti. BiciClima è un’indagine simile per quanto riguarda la ciclabilità delle città italiane. Rispondendo al questionario, ogni persona contribuirà all’elaborazione di due risultati: 1) una mappa che mostra in tempo reale e per ogni comune il numero di rispondenti, per dimostrare alle amministrazioni l’esistenza di un desiderio da parte delle persone di pedalare quotidianamente; 2) una descrizione dettagliata dell’esperienza vissuta dai ciclisti quotidianamente, suddivisa in categorie come traffico, iniziative dell’amministrazione comunale, sicurezza, comfort, infrastrutture, piste ciclabili e la bici durante la pandemia di COVID-19.